Il territorio

Cenni storici e monumenti famosi di Borgo Pace

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Descrizione

Cenni storici
Borgo Pace trae le sue origini dal Castrum Abbatiae del Piano de l'Aiola situato alla sommità di un colle, poi Castel Bavia, ossia il castello del basso medioevo costruito a difesa dell'Abbazia di Lamoli, che aveva un altro castello a difesa sulla montagna del Passo di Bocca Trabaria. Del Castello di Bavia rimangono vestigia romaniche, gotiche e rinascimentali, poste al di sopra di una precedente villa romana, fornita di bagni riscaldati. Le popolazioni ben presto scesero verso il piano, sviluppando un secondo nucleo che prese il nome di Burgo Pacis, Borgo della pace, Borgo Pace.

Un’antichissima tradizione, certamente originata dal fatto che le legioni romane di Cesare Ottaviano, Antonio ed Emilio Lepido costeggiando il Metauro ne percorsero l’intera valle, vuole che nel 42 avanti Cristo i tre Condottieri romani si siano incontrati appunto nel luogo dove oggi sorge Borgo Pace. Qui avrebbero gettato le prime basi di quella pace poi conclusa in una piccola isola sul fiume Reno, nei pressi di Bologna, dando origine al Triunvirato.

Nel medioevo la Massa Trabaria, di cui il territorio di Borgo Pace faceva parte, era un piccolo cantone forestale di proprietà privata della S. Sede ricchissimo di foreste d’alto fusto. Nell'alto Medio Evo assolse al ruolo di terra tributaria di tronchi per le basiliche romane. La storia di questo piccolo feudo si può dividere in tre periodi: il primo fino al XII sec., come "patrimonium" ecclesiastico; il secondo fino al 1376 come "comunità" provinciale; il terzo fino al 1631 come parte del ducato di Urbino.

Durante il XII secolo mentre la zona circostante era frazionata in piccole signorie o feudi e nell’Italia centro settentrionale iniziavano a formarsi i Comuni cittadini, la Massa Trabaria si era strutturata in Comune territoriale, una sorta di federazione unitaria di piccole comunità raggruppate in quattro distretti: Mercatello, S. Angelo in Vado, Belforte e Sestino. Fu la Chiesa ad amalgamare ed a unificare in una sola "Provincia" oltre 100 territori castellani, anche distanti tra loro, ubicati nei bacini montani di quattro fiumi diversi: Marecchia, Foglia, Metauro e Candigliano. Questa originale federazione comunitaria durò circa due secoli e rappresentò il simbolo della "libertas ecclesiastica", (in un territorio di piccoli tiranni).

Nella seconda metà del '300, l’unità territoriale si frantumò e il nostro territorio passò al conte Antonio da Montefeltro. Sotto questa dinastia, particolarmente nel periodo del suo più grande esponente, Federico II, l’intera area conobbe la splendida stagione del Rinascimento urbinate.

Nel 1631, con l’estinzione della casa dei della Rovere, succeduta ai Montefeltro, il territorio della antica Massa Trabaria entrò a far parte dello Stato della Chiesa assieme alle altre terre e città del ducato di Urbino.

Nel periodo pontifico avvenne l’istituzione del Comune di Borgo Pace che risale al 1827, in quella data Papa Leone XII scorporò dalla giurisdizione del Comune di Mercatello sul Metauro i territori dei "castelli" di Lamoli, Castel dei fabbri, Sompiano, Palazzo Mucci, Parchiule e Dese e li aggregò a quello di Borgo Pace facendo di questo centro il capoluogo della circostante area appenninica.
Il nuovo Comune continuò a far parte dello Stato della Chiesa fino alla formazione del Regno d’Italia.

Dal 15 al 28 agosto 1944 si consumò la tragedia di Borgo Pace. All'alba del 28 agosto 1944 l’antico paese, da tempo diventato caposaldo tedesco, fu interamente raso al suolo, questa non fu che la più disastrosa delle molte distruzioni provocate dalla guerra; qui infatti passava la Linea Gotica, per difenderla, l’esercito tedesco aveva distrutto le strade e i ponti allo scopo di interrompere le comunicazioni con l'Umbria, la Toscana e la Romagna con l’intento di rallentare l'avanzata degli alleati e favorire la  ritirata delle sue truppe. Nel contempo i monti dell'Alpe della Luna, nei quali avevano trovato riparo molti giovani di tutta la provincia, furono teatro della lotta partigiana contro il nazifascismo. Borgo Pace è stata dichiarata "terra martire della guerra" ed "eroe", di sacrifici e di comprensione fraterna e sociale. Le case URRA costruite nel dopoguerra, dono del popolo americano, in parziale sostituzione di quelle distrutte, testimoniano la catastrofe bellica subita anche dalla nostra comunità e spiegano perché oggi il centro si presenta con una fisionomia moderna.
  

 

MONUMENTI

Lamoli - Abbazia benedettina
Per la sua storia e la natura del suo territorio, l’abitato del Comune di Borgo Pace è distribuito in numerose frazioni e agglomerati rurali che ebbero spesso origine dai castelli medievali in cui si erano rifugiati gli abitanti. Visitando questi antichi insediamenti immersi nel verde della montagna appenninica, è facile imbattersi in significative testimonianze d’arte figurativa, affascinanti per la genuinità e la freschezza con cui ancora oggi interpretano lo spirito delle popolazioni che le vollero a ornamento delle loro chiese e degli artisti, normalmente locali, che le eseguirono. Di seguito diamo un elenco articolato per località.

A Borgo Pace sull'altare laterale della chiesa di Santa Maria Nuova riedificata nel centro della piazza principale la tavola di Borgo Pace dipinto di scuola umbra della fine del sec. XV raffigurante la Vergine col Bambino e Angeli. La stessa chiesa custodisce nell'abside una affascinante Madonna col Bambino, gruppo statuario del sec. XVI in maiolica policroma di Casteldurante (Urbania), lungo le pareti le quattordici targhe della Via Crucis, opera in maiolica policroma eseguita in Urbania da Federico Melis.

A Lamoli, antica "Castrum lamularum" nella Abbazia benedettina dedicata a S. Michele Arcangelo, si trovano tre affreschi che raffigurano una Madonna in trono che allatta il Bambino, San Rocco e San Giuliano risalenti alla fine del sec. XV.

Lamoli - Abbazia benedettina - Madonna in trono con bambino
A Sompiano, nella chiesina o Oratorio del Carmine risalente alla fine del sec. XV, troviamo un affresco contemporaneo, raffigurante la Madonna che allatta il Bambino. Sull'altare maggiore della rustica parrocchiale di Santa Croce una tavola della scuola umbro-marchigiana della fine del '400 raffigura una Ascensione.

ACastel de' Fabbri sull'altare maggiore della chiesa di San Bartolomeo l'affresco del sec. XIV di scuola mercatellese che raffigura la Crocifissione; notevole anche il portale d'ingresso della chiesa, scolpito in arenaria e datato 1426.

A Palazzo Mucci, caratteristico agglomerato rurale già castello fortificato nel sec. XIII, fa mostra di sé un pregevole palazzetto signorile del XVII sec. in cui nel 1802 fu ospite Luciano Bonaparte, fratello di Napoleone. Mentre la graziosa chiesa parrocchiale di S. Floriano si trova "extramuros".

A Figiano la chiesina romanica di San Leone, la parete dell'abside è coperta di affreschi del sec. XIV raffiguranti al centro una crocifissione e ai lati le immagini di Santa Lucia, di S. Apollonia e l’Annunciazione.

Nella parrocchia di San Floriano, sull'altare maggiore intagliato e dorato, spicca la tavola del Crocifisso coi Santi Giovanni Evangelista, Bonaventura e Nicola, dipinta nel 1581 dal durantino raffaellita Giustino Episcopi.

Parchiule, delizioso borghetto preromanico con case antichissime costruite con blocchi di arenaria e conci, molte rinascimentali di stile tosco-marchigiano, con loggette adornate di fiori. La chiesa di Santa Maria agganciata col ponticello all'Oratorio della Madonna del Bell'Arnore, rappresentata dalla venerata immagine della Vergine col Bambino tra due Angeli, contiene opere di interesse artistico: negli ornati in legno intagliati dal vadese Giampiero Zuccari nel sec. XVII, si mostrano la tela dell'Annunciazione dell'altare maggiore, la Madonna del Rosario coi Santi Domenico e Caterina da Siena dipinta da Giovanni Francesco Guerrieri da Fossombrone intorno al 1636.

Modalità di accesso:

Accessibile a tutti

Indirizzo

Contatti

  • Telefono: 0722 816048
  • Email: comune.borgo-pace@provincia.ps.it
  • PEC: comune.borgo-pace@emarche.it

Pagina aggiornata il 06/03/2024